Con “Flying Solo”, il chitarrista danese Torben Enevoldsen raggiunge l’agognato traguardo del terzo album solista. Meglio conosciuto come il chitarrista dei “Section A”, con questo nuovo cd mette in grande evidenza le sue ottime qualità di compositore di melodie molto raffinate, studiate con molto buon gusto e molto ispirate al genio di Satriani. Tra queste segnalerei “Lobotomized”, che contiene anche momenti fusion che riescono a non stonare nel complesso della canzone, la delicata “Last Call”, forse la piu’ ispirata dell’intero album, e la conclusiva “Finally Home”, molto energica e trascinante. Quella meno riuscita penso sia proprio l’iniziale “1.49 a.m.”, che non regge il confronto con i successivi brani del disco, sembrando essere una semplice unione di idee poco approfondite. Ogni tanto fa capolino qualche scala iperplettrata che sinceramente ho trovato insopportabile dato che suona molto forzata e poco fluida, anche se in verita’ non si tratta di un album di puro shred iperveloce.
Peccato che l’intero album, nonostante la buona registrazione delle chitarre, venga un po’ rovinato da una batteria e da un basso che suonano troppo finti (d’altronde si è avvalso di una drum machine per quanto rigurda ovviamente la batteria). Insomma, questo “Flying Solo” è un album che contiene dei buoni brani melodici (che risulta essere il migliore pregio del chitarrista) che pero’ viene compromesso dalla necessita’ di una maggiore cura nella preparazione. Cio’ non toglie che l’album meriti sicuramente un ascolto.