I Turbo Mass sono una band di recente costituzione (2010) che vanta già un discreto background all’attivo, basti pensare che fra i suoi membri milita un certo Guido “Panzer” Tiberi, vecchia conoscenza dell’underground nostrano grazie ai toscani Axevyper; “Wild Future” è un antipasto di quello che i Turbo Mass proporranno nel suo full length album in uscita per la My Graveyard Productions. Gli ingredienti sono quelli del metal anni ’80 a cavallo fra new wave e power tedesco, più precisamente bands come Running Wild, Accept, Cloven Hoof e simili; insomma, un calderone che farà la felicità degli amanti di quelle sonorità “true” e incontaminate.  Il demo presenta tre pezzi (ascoltabili peraltro sul myspace della band) ben costruiti, in particolare l’opener “The Haunting Starting Now” con le sue reminiscenze di certa NWHOBHM più tecnica. La successiva “The Ancient Story” ha una struttura più semplice e uno stacco strumentale che evidenzia le eccellenti capacità strumentali della band o quantomeno la conoscenza di certi stilemi stilistici. L’ultima traccia, “Wild Future”, è un’abile rivisitazione dei Running Wild di “Gates To Purgatory”, quelli più grezzi e stradaioli per intenderci. Un demo nel complesso soddisfacente senza che tuttavia faccia gridare al miracolo: se in vista del suo debutto la band sarà in grado di migliorare la qualità degli arrangiamenti e delle parti vocali, potrebbe dar vita a qualcosa di veramente interessante.

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