Dopo “Crest Of The Martyrs”, gli americani Twisted Tower Dire compiono un mezzo passo falso pubblicando questo anonimo “Netherworlds”, disco di dozzinale heavy metal di stampo classico.
Un lavoro che delude sotto molti punti di vista, a cominciare proprio da un songwriting farraginoso e molto derivativo, in grado di copiare piuttosto male i classici stilemi della nwobhm e di riproporli senza un minimo di personalità e pervicacia. Anche dal punto di vista prettamente strumentale, i Twister Tower Dire non brillano certo per un’acutezza d’intenti particolare, sempre ancorati a delle riproposizioni stanche e noiose dei pattern di genere. Perfino Tony Taylor, singer esperto e già apprezzato in passato per i suoi precedenti lavori, manifesta un certo stallo compositivo sia per quanto riguarda la creazione di linee vocali originali, sia per una prestazione tecnica inaspettatamente mediocre. Un leit motiv, questo, che pervade inesorabilmente tutto il contesto “Netherworlds”, in una maniera tale che anche l’episodio più riuscito del lotto (per la cronaca “Tales Of Submission”) arranca faticosamente alla soglia della sufficienza.
Con un certa sorpresa, dunque, accogliamo questo deludente quarto capitolo di casa Twister Tower Dire e rimandiamo la band al prossimo lavoro. Dopo oltre dieci anni di carriera ed alcuni episodi discografici non certamente malvagi, dagli americani è lecito attendersi qualcosa di più…