Torna l’eclettico Ty Tabor con il secondo disco solista della sua carriera.
“Rock Garden”, difatti, rappresenta la nuova creatura del talentuoso chitarrista dei King’s X, all’opera, anche questa volta, con una miscela di sano rock (dalle sfumature hard) che lo porta lontano dalle produzioni più ostiche della propria band madre. Melodia a profusione, dunque, per questo che rimane un lavoro molto graffiante e dinamico nella forma, in grado di scatenare tutta l’energia e l’adrenalina musicale del Tybor più intraprendente e smaliziato. Fioccano, uno dopo l’altro, refrain orecchiabili ma mai banali, in grado di cogliere il lato più catchy delle proprie sfumature senza per questo, poi, cadere nella trappola della musica commerciale. Spogliato della matrice “colta” dei King’s X, Ty Tabor da vita a tutta la sua passione per il rock scrivendo pezzi molto diretti e di facile assimilazione, portando poi il tutto dinanzi al giudizio insindacabile dei propri sostenitori. Un po’ tutto l’album si muove su queste coordinate compositive, lasciando davvero poco spazio alle elucubrazioni cerebrali e spingendo parecchio sul versante prettamente melodico ed orecchiabile.
“Rock Garden” è un album onesto e senza troppe velleità artistiche, in grado di catturare l’attenzione e la simpatia dell’ascoltatore grazie ad un’attitudine assolutamente genuina e coinvolgente. Un disco necessario per Ty Tabor, che sul versante solista sfoga e da ampio spazio al suo ego artistico più profondo. Bentornato…