Chi non conosce Uli Jon Roth? Beh, basta pensare che molti guitar heroes, tra cui Malmsteen, citano fra le proprie influenze le opere di questo grande chitarrista tedesco.
Il mitico Uli (all’anagrafe Ulrich Roth), a 48 anni “suonati”, appartiene ormai alla leggenda della sei corde: nel 1973 sostituisce il grande Michael Schenker alla chitarra solista nelle file degli Scorpions e con questi incide ben quattro album tra cui il mitico “Virgin Killer”, a mio avviso bellissimo, che vide la luce nel 1976 assieme al sottoscritto! Conservo ancora adesso la cassetta dell’album in questione (acquistata ovviamente anni dopo) e ho ancora grandi emozioni nel sentire tutto il guitar work del grande Uli. Neanche quest’ultimo se li è dimenticati, infatti propone ancora adesso nei suoi concerti, alcuni pezzi come “Virgin Killer” che in questo DVD è presente ben due volte, con alcuni riarrangiamenti nella seconda versione.
Il DVD “Historic Performances” è una raccolta di ben 20 brani del suo periodo “Electric Sun” che va dal 1978 al 1983. Si tratta per la maggior parte di video live appartenenti alla sua collezione privata, registrati in maniera tutt’altro che professionale… quindi la qualità video non è eccezionale, le riprese a volte sono poco felici, e purtroppo anche l’audio, sebbene in Dolby Stereo, non è sicuramente dei migliori. Ma questa release ha il pregio di mostrarci la purezza e il suo grande feeling con la chitarra. Uli suona con una incredibile naturalezza e mostra insistentemente il suo famoso ghigno-sorriso, come se per lui suonare fosse l’unica cosa bella al mondo. Il suo look, bizzarro e ultra-hippie-seventies, è tutt’ora mantenuto nei suoi concerti odierni (il suo tour è incominciato a Novembre 2002 e ricordo che ha anche partecipato ad un G3 assieme a Satriani e Schenker nel 1998).
Il video inizia con quattro pezzi registrati nel 1979 nello studio Electric Sun Amsterdam, presi dal suo debutto solista “Earthquake” (1979), dove mostra tutto il suo amore per lo stile e la musica di Jimi Hendrix ma anche un suo personalissimo stile e un suo modo di esibirsi molto originale. Ovviamente la scenografia ed i colori sono dettati dalla moda dell’epoca, con luci violastre ed enormi lampade che illuminano il gruppo. La chitarra usata da Uli è la mitica Fender Stratocaster bianca con la vecchia “palettona”, un classico dell’epoca.
La prima canzone proposta è la bellissima “Electric Sun”, il suo primo grande successo da solista, con un groove e un refrain molto coinvolgenti e dei grandi intermezzi solistici, ricchi di picking e arpeggi molto azzeccati. Seguono altri pezzi tratti dal suo debutto dove tra tutte spicca ovviamente l’allegra ed epica “Sundown”.
Le prime song dal vivo sono cinque pezzi registrati nel 1982 al Mulhouse (Francia), unico live dell’epoca e ultimo show del gruppo come trio: in questa performance troviamo la mitica “Virgin Killer”, due grandissime improvvisazioni (una non prevista, ma, come spiegato nel video, il batterista non la piantava di suonare) ed una grande esibizione di Uli nel classico “Red House Blues” di Jimi Hendrix, suo grande ispiratore.
Gli altri pezzi sono registrati dal vivo nel 1983 da vari concerti in Svezia ed Inghilterra, tra cui il concerto al Newcastle City Hall dove raccolse un grande pubblico ed offri’ una delle sue esibizioni migliori. La tracklist del concerto comprende tute le sue composizioni piu’ note dell’epoca e tra le quali cito “What is love?”, la rockeggiante e bellissima “Cast Away Your Chains”.
A metà concerto c’è anche la possibilità di vedere un assolo di batteria dei due batteristi (si, due batteristi contemporaneamente!) ovvero l’eccentrico Clive Bunker (Jethro Tull) che sembra un vecchietto ma è dotato di una potenza veramente notevole, e il grande Simon Fox.
Il pezzo forte del concerto è, a mio parere, la neoclassicissima “Beethoven Paraphrase”, ovvero l’ “Ode alla Gioia” rivista alla sua maniera dove finalmente lo possiamo vedere scatenarsi in lunghissimi soli e in particolar modo possiamo osservare la sua grande abilità nel picking e negli sweep più intricati.
Riemergono anche in questo concerto i riferimenti al suo periodo con gli Scorpions, ovviamente con la classica “Virgin Killer”, rielaborata, ipervelocizzata e quasi irriconoscibile, la particolare “Hell Cat” e la più conosciuta ed apprezzata dai suoi fan “Polar Nights”, tutti presi ovviamente dall’album “Virgin Killer” (1976).
In totale ci sono oltre due ore di concerto in questo DVD (nessun extra), forse piu’ un documentario che un vero e proprio live, visto il contentuto amatoriale.
Rimane comunque un discreto prodotto per riscoprire il passato di questo grande chitarrista, di sicuro non perfetto e infallibile, anzi a volte per niente pulito nelle esecuzioni e ogni tanto fuori tono, ma devo riconoscere che il calore e la gioia di suonare che sprigiona in ogni nota lo pongono sicuramente in una posizione più alta di molti guitar heroes moderni, che, con tutta la loro teoria, tecnica e pulizia, risultano spesso freddi e noiosi.