Puntuale come un’influenza di fine autunno, ecco il nuovo album dei tedeschi V8 Wankers, e posso solo immaginare il ghigno di TheJack quando lo ha aggiunto al mio pacchetto dei promo …
Scherzi a parte, è bene chiarirlo subito, in realtà i cinque caciaroni crucchi amanti del rock’n’roll più zozzo, delle topone da urlo e delle auto da corsa non sono poi così malvagi: i loro album sono un sottofondo assolutamente perfetto per una corsa in quattro ruote, vera o virtuale che sia, e sono comunque piuttosto simpatici e trascinanti grazie soprattutto ai loro ritmi sempre vivaci.
Rispetto al precedente “Blown Action Rock” è cambiato poco, anzi, praticamente nulla, se non forse la produzione che nel nuovo lavoro (in modo azzeccato) enfatizza maggiormente i bassi.
Pertanto pregi e difetti restano esattamente gli stessi: se da un lato quindi il rock’n’roll dei Wankers, fortemente ispirato a Rose Tattoo e Motörhead ma al contempo mai del tutto staccato dalla sua vena “punk” e casinista, inizialmente risulta divertente e vi farà muovere freneticamente il piedino, verso metà album inizierà a risultare un po’ troppo monocorde e la tentazione di cambiare disco si farà particolarmente alta.
Va comunque detto che le cose sono molto migliorate rispetto al precedente LP, la durata totale è inferiore e soprattutto le canzoni sono per quanto possibile più varie, con assoli e stop’n’go più frequenti e qualche nuova idea sonora (“San Francisco”) e melodica (“Road to Ruin”) inserita a spezzare il ritmo.
Resta davvero poco da aggiungere, in virtù del miglioramento e della simpatia i Wankers si aggiudicano stavolta la sufficienza piena, ma rimangono ovviamente un gruppo destinato solo agli aficionados del r’n’r più grezzo, chiassoso e scanzonato.
P.S. …vi ricorda nulla il logo? :)