Per quanto la tesi sia largamente supportata dai fatti, è ancora difficile pensare alla Polonia come terra di rock progressivo. Bands dall’indiscusso valore come Riverside e Sandstone suoneranno senz’altro familiari agli ascoltatori più attenti, ma raramente superano l’interesse di una ristretta cerchia di appassionati.
Disquisizioni di mercato a parte, il debutto dei polacchi Votum è un’ulteriore conferma di come Europa dell’Est sia perfettamente in linea con il resto del continente in quanto a tendenze musicali e qualità.
Acclamato come terzo miglior “debut album of the year” da Metal Hammer Polonia, “Time must have a stop” ed è un esempio (abbastanza inconsueto nel suo genere) di disco che già dal primo ascolto si fisserà nella testa dell’ascoltatore.
Un lavoro eccellente al di là dell’incoraggiante biglietto da visita, dalle tinte oscure e malinconiche che richiamano i Queensryche nelle parti vocali e certe cose dei Fates Warning in quelle strumentali. Che le atmosfere siano una componente fondamentale si evince anche dal concept e dallo splendido booklet: gli occhi sensuali di una donna che dominano un paesaggio crepuscolare, la sua foto, immagini in bianco e nero che trasmettono incertezza, sono lo specchio fedele della musica dei Votum. Una figura femminile che ricorre per tutto il disco e che viene persino rievocata in “the pun”, unico video promozionale della band,e che in tutta probabilità è la figura centrale del concept.
Se escludiamo la suggestiva suite finale, i brani spaziano fra i quattro e i sei minuti di durata; la band non disdegna i ritmi più incalzanti quando occorre, come nella già citata “the pun”, o “looking at me now”. Alquanto intrigante è invece un pezzo come “the hunt is on”, che dopo una intro in puro stile Opeth lascia spazio a progressioni melodiche tipicamente progressive e delicati stacchi acustici.
Avrete già capito che ci troviamo davanti ad una band versatile ed aperta a molte soluzioni ma al tempo stesso compatta e diretta nelle composizioni. Per essere un debutto, quello dei Votum è un lavoro estremamente maturo e promettente; considerando che l’attività live non sembra essere delle più intense, ci auguriamo che la band riesca a guadagnare la meritata visibilità.