Devo ammetterlo, trovare Top Demo ultimamente è stata un faticaccia, vuoi perché non emerge quasi nulla d’interessante dall’underground, vuoi perché è tradizione degli ultimi tempi saltare il passaggio del demo ed arrivare direttamente al disco. Di conseguenza manca la gavetta, il rodaggio necessario a veder crescere veramente i brani ed a riproporre le proprie influenze sotto una pelle del tutto nuova. Riescono invece a centrare in pieno l’obiettivo i pisani Wind Rose, che con “Demo 2010” si ritagliano un posto d’onore più che meritato. Il genere suonato è un progressive con fortissime venature power memore della superba prestazione di gruppi internazionali come Symphony X e Mind’s Eye, ma anche italiani quali Vision Divine e Labyrinth (non a caso qui c’è lo zampino anche di Cristiano Bertocchi, bassista che ha militato e milita in entrambe le band, qui presente in veste di produttore artistico). In poco più di 20 minuti questo gruppo insegna una lezione di gusto ed arrangiamento a moltissime altre realtà e, se ci si ferma ad ascoltare con attenzione, i vagiti di una band dell’underground come quella degli Wind Rose possono indicare tranquillamente una valida strada per il futuro. Non è mai facile giudicare l’operato di una band all’esordio, in quanto mancano i termini di confronto, ma è indubbio che il talento nei solchi di “Demo 2010” sia presente in ottime quantità. Sarebbe poi interessante verificare quanto dal vivo i cinque siano in grado di riproporre delle atmosfere del loro lavoro, ma questa non è la sede adatta per poterlo fare. Rimane quindi un lotto di tre canzoni meravigliose che gettano le basi per una carriera più che rosea, se le idee su cui sono costruite sapranno crescere a dovere. Finalmente, dopo parecchio tempo, un Top Demo!