State cercando un gruppo grintoso e melodioso, semplice e diretto che vi faccia passare piacevolmente circa un’oretta di buon hard rock? Bene avete trovato il gruppo giusto.
Nati intorno al 1996 i Wine Spirit, gruppo formato da soli tre musicisti provenienti dalle più disparate esperienze musicali (da Paola Turci a Banco, passando per Samuele Bersani Chicken Mambo e numerosi altri artisti), coniugano alla perfezione quel sound tipicamente ottantiano a una musicalità più moderna. I gruppi di riferimento del combo milanese per quel che si ascolta sono Van halen Motorhead, Kiss, ma anche Judas Priest e tanto sano Hard Rock di gruppi degli ultimi 20/30 anni.
Il nuovo lavoro Three Of A Kind, il terzo dopo Bombs Away del 2001 e Fire In The Hole del 2004, conferma appieno le ottime doti esecutive, dovute ad un’intensissima attività dal vivo, nonchè l’ottima scrittura dei brani, quindi il bel lavoro in studio sia di registrazione che di produzione, dovuta sicuramente alle precedenti collaborazioni.
Il pregio della musica dei Wine Spirit è quello di non essere banali, miscelando sapientemente tutte le loro influenze musicali e le loro esperienze maturate in questi anni senza essere mai banali e/o cloni di nessun gruppo in particolare. Insomma troverete citazioni, qualche ricordo di altri brani più famosi, ma non troverete mai, e ripeto mai, un brano scritto pensando a un’altro.
Tutte l’album è un susseguirsi di grandi canzoni, partendo dall’iniziale Like A Sinner, passando per la dinamica e incisiva Ink a Deal, la veloce You’ll Be Mine, la rockettara The Underacechiever, la Hard & Heavy First In Darkness… insomma ce n’è per tutti i gusti.
Non mi dilungo troppo, meglio tornare ad ascoltare Three Of A Kind magari in auto col volume a palla e il finestrino abbassato. Buon ascolto!