Piazza Zapelloni, Santhià (VC) – 11 Maggio 2014
Questo è un report un po’ diverso dal solito… Capita, in una domenica in cui decidi di andare a vedere i Secret Sphere, che ti ritrovi in una realtà e in un ambiente completamente nuovo ma assolutamente positivo e confortevole. È quello che mi è successo quando ho raggiunto la piazza di Santhià dove si è tenuto il Wings Of Bea Metalfest. Un gran bel festival (in passato conosciuto come Maratona Rock) che unisce nomi importanti della scena nazionale e non, accanto a giovani band.
Uno splendido palco in cui si sono esibite band di generi diversi, ma accomunate tutte dalla stessa passione per la musica e dalla voglia di divertirsi. Un’organizzazione pressoché perfetta, un palco mastodontico, un impianto audio/luci davvero invidiabile, stand col merchandising delle band e punti gastronomici a prezzi modici. Tutto questo GRATIS.
Tutto questo per ricordare Beatrice Bedon, giovane amante della buona “musica dura”, prematuramente scomparsa. Tutto questo per i giovani, che hanno modo di ascoltare la loro musica preferita, di scoprire nuove band e di divertirsi senza alcun pensiero. Questo è lo spirito del Wings Of Bea Metalfest, che sicuramente è emerso nel corso dell’evento, grazie alla passione degli organizzatori e grazie alle band che si sono esibite.
Mi scuso con i gruppi che non ho potuto seguire per problemi di orario (Maratona Rock, nome davvero azzeccato!), mi limito a citare quelli che ho visto, davvero tutti validi e professionali. Dal metal estremo degli svizzeri Fake Messiah e dei torinesi Fragore, fino al magistrale heavy classico dei veneziani Great Master e alla simpatia di Quelli Della 28.
Grande chiusura affidata allo strabordante metalcore degli HateTyler e all’ennesima strepitosa prova dei Secret Sphere, che ripropongono quasi interamente il capolavoro “Portrait Of A Dying Heart”.
Un plauso anche al pubblico (composto sia da ragazzi che da persone di età importante) che nonostante il fastidioso vento ha continuato a supportare le band e a divertirsi. Un grazie speciale all’organizzazione che ci ha regalato ore di ottima musica e ha centrato pienamente l’obiettivo di un evento di questo tipo.
Concludo, come mi è capitato spesso di fare, col l’invito a supportare festival come questo: la buona musica passa da qui e, se vogliamo che le band del nostro genere preferito abbiano i giusti spazi, dobbiamo farci avanti noi per primi quando è il momento.